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Non ho mai veramente voluto questa sedia. Desideravo che una parte di me sapesse che cosa volesse rappresentare, ma ho sempre odiato il suo peso
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In Grecia sarà difficile, formare un nuovo governo imperniato sulle due formazioni, Nea Dimokrazia e Pasok, che hanno sostenuto il piano di austerity negoziato da Unione europea, Banca Centrale Europea e Fondo monetario internazionale.
Il presidente della Repubblica greca Karolos Papoulias darà questo pomeriggio alle 15 (le 14 in Italia) al leader di Nea Dimokratia, partito di maggioranza relativa a scrutinio praticamente ultimato, l'incarico di formare un governo. Con il 99% dei voti contati, Nea Dimokratia ha ottenuto il 18,9%, aggiudicandosi 108 seggi.
Il leader del partito di maggioranza relativa, avrà tre giorni per formare una coalizione. I prossimi giorni saranno di grande intensità politica in Grecia, e si capirà se questo voto farà nascere comunque un governo, o invece aprirà la via a una nuova stagione di incertezza.
Secondo la stampa, se non si riuscirà a formare un governo dopo gli eventuali incarichi in successione ai tre leader dei principali partiti usciti dalle elezioni, allora la Grecia tornerà alle urne entro giugno.
I due partiti che dalla fine del 2011 hanno sostenuto il governo di unità nazionale conquistano appena 149 seggi su 300, uno in meno della maggioranza assoluta nonostante il premio di maggioranza assegnato al primo partito Nea Dimokratia,
Un voto segnato da un'astensione record: quattro greci su dieci non sono andati a votare.
La seconda forza è Syriza, il partito dell'estrema sinistra, con il 16,7, solo terzo il Pasok con il 13,2. Forte avanzata dell'estrema destra filo-nazista di Alba dorata (7%), subito dietro al partito di destra Grecia indipendente 10,5% e ai comunisti del Kke all'8,5. La formazione del futuro governo di Atene sarà quindi molto problematica e metterà a rischio il proseguimento della politica di rigore dettata da Unione europea e Fondo Monetario Internazionale.
Il dato più politicamente rilevante e inquietante di questo voto è il successo dell'estrema destra con simpatie neonaziste di Chrysi Avgi (Alba dorata), che vuole minare i confini della Grecia, cacciare tutti gli immigrati clandestini e reintrodurre la pena capitale per gli spacciatori. Un successo sospinto dalla crisi e dalle paure che essa genera nelle classi popolari e non solo.
"State attenti, stiamo arrivando. Continueremo la nostra lotta dentro e fuori dal Parlamento" sono state le prime parole di Nikos Michaloliakos, leader di Chrysi Avgi. Michaloliakos ha affermato che il suo partito continuerà a combattere "contro il Memorandum voluto dalla giunta (al governo)".
A sinistra, il successo di Syriza - previsto dai sondaggi ma non in queste proporzioni - con il suo programma contrario alle misure di austerità concordate con la comunità internazionale, ma favorevole alla permanenza di Atene nell'euro e nell'eurozona, cambia drammaticamente il panorama della sinistra ellenica, scavalcando lo storico partito socialista. Nel bagno di folla che si è concesso nella serata il suo giovane leader Alexis Tsipras ha detto che il risultato delle elezioni "ha tolto ogni legittimità al memorandum"(l'intesa con la comunità internazionale in cambio degli aiuti). Il nostro programma - è tornato a ribadire - è un governo di sinistra che annulli il memorandum".
La stampa greca ad una sola voce: "ingovernabilità"
All'indomani delle più cruciali elezioni svoltesi in Grecia negli ultimi 40 anni, tutti i giornali ellenici oggi titolano le prime pagine puntando sull'ingovernabilità che - con il frazionamento dei partiti e del prossimo Parlamento - rischia di far deragliare il programma di risanamento economico concordato da Atene con i creditori internazionali.
"Incubo di ingovernabilità" è il titolo secco di Ta Nea (di centro-sinistra) che in un titolo di taglio basso già parla di "Nuove elezioni". Ethnos (pure di centro-sinistra) titola invece "Un voto di rabbia ribalta lo scenario politico. Proposta del Pasok per un governo di unità nazionale".
Anche per Kathimerini (di centro-destra) si va "In cerca di governo. Storico crollo dei partiti di potere". Per "Kerdos (economico) i greci hanno dato ieri un "Forte messaggio elettorale. Terremoto nel sistema politico". "Scenario ingovernalibità" è il titolo di Imerisia (economico) secondo cui "Il Paese rimane sospeso". Per Rizospastis (organo del partito comunista Kke) "Da oggi in prima linea nella lotta contro la nuova tempesta anti-operaia".
Fonte:Rainews24.it
Video della notizia se non la volete leggere (DUra poco
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;Shock•.
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Bhe si sapeva, lì è un vero caos . -
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Tuttavia, non essendo d'accordo con queste idee, credo che loro potrebbero uscire dalla crisi, non voglio essere un opinionista che balla la macarena sulle note di Minecraft ma fateci caso. Se ci sarà un dittatore decente, non dico buono ma decente, che sa farsi rispettare ma non è un fottuto puttaniere come Hitler, che sa far rispettare la legge e che fa il mazzo a chiunque gli si presenti di fronte, mi sa mi sa che un pensierino per l'Italia mi verrebbe... Prima di tutto ci sarà un abbassamento incredibile della criminalità, poi potrebbero esserci più posti di lavoro, vogliamo ricordare Mussolini? NOn dico che ha fatto bene, perchè quello è stato uno dei periodi peggiori, però fateci caso, potevi dormire pure con la porta aperta tanto nessuno entrava in casa, a parte il coprifuoco, ma vogliamo parlare delle pene? I malviventi si cagavano sotto delle autorità! Pensiamo ora, i politici chiamano il mafioso eroe e il corrotto Padre Pio (Cit. Caparezza), la legge non c'è, anzi, basta pensare che molte volte sono i primi a compiere atti contro la legge, perchè sono dei leccaculo, hanno il posto e chi se ne frega, non dico che non esistono polizziotti buoni però, lascio a voi il vostro pensiero. Inoltre le tasse si potrebbero abbassare, perchè non dovremo pagare uno e tutti, se si introduce di nuovo la fottuta pena capitale. Ora vi starete chiedendo:"Leon ma tu sei favorevole alla pena di morte gnegnegne!", mio gormitico amico ti rispondo più o meno, dico che sia ingiusto per chi non ha comesso nulla, però se pensiamo a molti stupratori,mafiosi,killer,pedofili che hanno si e no 3 anni di carcere mi sembra un pò coerente e giusto. Sono forse un pò troppo stronzo e fascista (?) però non potete negare che se torniamo all'epoca di Mussolini senza che faccia puttanate, e si fermi sulle idee militari, anche se giuste nell'epoca della seconda guerra mondiale, mi sa che l'Italia si rialzi dalla crisi e faccia il culo a tutti... Forse potrebbe tornare la censura, forse tutto ridiventerà legale, ma non ci prendiamo per il culo, ci sono milioni di miliardi di biliardi di triliardi per ingannare questo scempio della censura, potremo scaricare i giochi? Ehmn... No! Se abbassaimo giusto un pochino i prezzi, magari come quelli dell'Inghilterra, che al Day One un gioco costa trentacinque sterline (40 euro circa) tutti ptorbbero permettersi più sfizi, ragazzi siamo gli unici che possono cambiare il mondo, forse non con una dittatura, perchè potrebbe essere immorale e capitarci uno che non ha le palle o he può capitarci uno che ha i contro-coglioni però con la democrazia, o almeno con la democrazia di questo paese non si andrà tanto avanti. Pensateci perchè la chiesa non deve pagare ICI e IMU? Perchè non le devono pagare anche le bance? Rispondo io! La chiesa è un luogo di culto, siamo troppo attaccati alla religione, siamo attaccati a (Attenzione, queste parole non sono adatte a teletubbies,preti e moralisti) un Dio che non esiste... Le banche non pagano un cazzo perchè dentro c'è un parente di Monti (Che non ricordo bene chi sia D:). Credo di aver detto tutto 
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