MORTO PIERMARIO MOROSINI

La cardiologa: tutto fa pensare ad una patologia rara (esclusiva)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Quando il mio corpo sarà cenere, il mio nome sarà leggenda.

    Group
    Founder
    Posts
    35,968
    Location
    C:/Windows/¬Black Shadøw`

    Status
    Anonymous

    Sabato 14 aprile 2012

    MORTO PIERMARIO MOROSINI: IL PARERE DELLA CARDIOLOGA - A soli 26 anni si è spento, dopo essere stato colto da un malore in campo. Piermario Morosini, centrocampista del Livorno, stava disputando un match contro il Pescara quando, d’un tratto, si è accasciato. Ha tentato di rialzarsi, ma non ce l’ha fatta. Ed è sprofondato con la faccia nel terreno (clicca qui per il video). I medici hanno provato a rianimarlo con un defibrillatore. Poi, l’ambulanza lo ha portato in ospedale, dove è stato messo in coma farmacologico e gli è stato applicato un pacemaker. Ma non c’è stato nulla da fare. Poco dopo le 17, è morto. Cristina Giannattasio, direttore della Cardiologia IV - Diagnostica e Riabilitativa dell' A.O. Ospedale Niguarda Ca' Granda, ipotizza per ilSussidiario.net cosa possa essere accaduto. «Colpisce che nell’arco di poche settimane sia accaduto almeno un altro caso analogo», afferma riferendosi a Fabrice Muamba. Cosa significa? «Benché nel precedente episodio non ci siamo trovati di fronte ad un decesso, si è trattato pur sempre di un’importante problematica di natura cardiaca nel corso di una prestazione agonistica. E’presumibile, quindi, che nonostante la stretta sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti gli atleti d’elite, non sempre siano fatte tutte le indagini necessarie». Sia ben chiaro: «Ovviamente, non è colpa di nessuno. Il problema è che può trattarsi di patologie estremamente rare, di carattere genetico, in grado di sviluppare aritmicità o cardiopatie ipertrofiche. Considerato il fatto che, con ogni probabilità, è stato sottoposto a tutti i dovuti accertamenti clinici, tali patologie, oltre ad essere decisamente poco frequenti, son anche difficilmente prevedibili». Non solo: «Sovente non danno segno della loro esistenza fino al loro manifestarsi. E’ possibile che i soggetti con queste patologie non abbiano mai avuto sintomi e siano stati sani per tutta la vita». Non è un semplice infarto, quindi, dal quale, molto spesso, se ne esce vivi. «E’ consuetudine, al di là dell'ambito strettamente medico, chiamare con il termine infarto tutto ciò che dà esito a morte per patologia cardiaca ma che infarto, in realtà, non è. Ad esempio, il fatto che a Morosini sia stato applicato un pacemaker lascia sospettare una patologia aritmogena». Infatti, è arrivato in ospedale con una fibrillazione ventricolare. «Si tratta – continua la dottoressa - di un’assoluta irregolarità del battito cardiaco. Mentre, di norma, l’impulso parte dell’atrio e, con regolarità, giunge a tutte le fibre del cuore, in questi casi prende il sopravvento un forte impulso anomalo che fa battere il cuore ad una forte velocità, emodinamicamente insufficiente. Ovvero, non arriva il sangue in periferia». Il fatto che al momento del malore stesse correndo non è necessariamente determinante: «se ci concentriamo sull’ipotesi di una problematica aritmica ci sono dei fattori che possono scatenarla. Ma può evolversi anche a risposo».
    Resta da capire quanto sia possibile, anche per i normali cittadini, prevenire simili eventualità. «La ricerca sta avanzando sul fronte delle analisi genetiche per individuare con sempre maggiore precisione la presenza di tali patologie. Il problema sono i costi. Attualmente, sono estremamente elevati. Le patologie rare e di carattere genetico comportano, infatti, strumentazioni e macchinari estremamente dispendiosi che rendono purtroppo impensabile, ad oggi, far sì che esami di questo genere diventino di routine»

    ECCO IL VIDEO DI QUANTO ACCADUTO:



    Video





    R.I.P. :cry: :cry: :cry:
     
    Top
    .
  2. ;Shock•
     
    .

    User deleted


    che cosa brutta, inpossibile morire a 25 anni, inseguendo un sogno
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Quando il mio corpo sarà cenere, il mio nome sarà leggenda.

    Group
    Founder
    Posts
    35,968
    Location
    C:/Windows/¬Black Shadøw`

    Status
    Anonymous
    Già...
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Non ho mai veramente voluto questa sedia. Desideravo che una parte di me sapesse che cosa volesse rappresentare, ma ho sempre odiato il suo peso

    Group
    Admin
    Posts
    28,503
    Location
    Charming

    Status
    Offline
    Già ho commentato in Daily Talk. Però sono cose che capitano...
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Quando il mio corpo sarà cenere, il mio nome sarà leggenda.

    Group
    Founder
    Posts
    35,968
    Location
    C:/Windows/¬Black Shadøw`

    Status
    Anonymous
    L'ALLARME - Il Mattino: "Traditi dal cuore nonostante i test. L'incubo del doping"

    E adesso ci dicono: «Non si può accettare. Non doveva accadere». Invece non è solo triste, è assurdo considerare che in meno di un mese l’Italia piange due giovani atleti stroncati in campo, il povero Piermario Morosini e il pallavolista Vigor Bovolenta mentre negli stessi giorni si è sfiorata la fine, in Gran Bretagna, del centrocampista del Bolton Fabrice Muamba, 24 anni: arresto cardiaco, stramazzato in campo mentre giocava. Come è stato possibile? La scia del dolore negli ultimi tempi si è intensificata. Sempre di più il cuore tradisce l'atleta mentre sta dando il meglio di sé ma questi crolli devono far riflettere. Aprire interrogativi. Come non pensare - ad esempio - al troppo stress sportivo, a gare ravvicinate o anche ad effetti di un possibile uso di farmaci? Sempre più decisive - dicono i medici - sono le condizioni dell'atleta colpito da arresto cardiaco, come la tempestività dei soccorsi. Per la tragedia di Morosini il cardiologo Bruno Carù, spiega a Sky che «bisogna considerare due possibilità: la morte cardiaca e la cosiddetta morte cerebrale. Le immagini fanno pensare più a una morte di origine cerebrale che cardiaca. Penso - dice Carù - alla possibilità della una rottura di un aneurisma cerebrale. Una situazione che non dà nessun segno di sé fin quando non capita il grave inconveniente. In Italia la morte improvvisa da sport è stata notevolmente ridotta, ma non potrà mai essere azzerata». I sanitari insistono: i defibrillatori sono essenziali quando si pratica sport. Diversi gli episodi drammatici negli ultimi mesi. Ad agosto la fine choc di Naoki Matsuda, 34 anni, difensore, ex nazionale del Giappone. Morì a due giorni dal ricovero, dopo aver perso i sensi nell’allenamento con la sua squadra il Matsumoto Yamaga. Allarme cuore. L’1-2% degli sportivi agonisti non è idoneo, il 70% per cause cardiache. Fabio Pigozzi, presidente Federazione internazionale medicina sportiva (Fims) rileva: «Il modello italiano di valutazione pre-attività sportiva è valido e ha fatto scuola negli altri Paesi. Purtroppo alcune patologie sono asintomatiche e possono non essere diagnosticate: non possiamo azzerare il rischio di morte improvvisa, ma sicuramente minimizzarlo. Il dato epidemiologico è di un caso di morte improvvisa ogni 100-300 mila atleti sotto i 35 anni». Altro grande spavento è stato vissuto da Antonio Cassano del Milan, un malore di ritorno da una partita a Roma. Poi gli accertamenti. La scoperta della patologia. Il recupero e pochi giorni fa la convocazione per tornare a giocare. I medici spiegano ancora che il cuore del calciatore, sottoposto alle cure del medico sportivo, «è come se finisse su un banco di prova di un meccanico. Dove può venire stressato a dovere per vederne le reazioni». Andare a fondo, capire. E questo anche se il calcio non è in vetta alla classifica degli sport più a rischio cardiovascolare, che vede invece primeggiare il basket. «Oggi la letteratura scientifica - afferma Pigozzi - ci dice che, tra gli episodi cardiologici più frequenti nei calciatori, ci sono cardiopatie ipertrofiche, displasie ventricolari e problemi alle coronarie». Altro Calvario quello di Antonio Puerta, giocatore della Nazionale spagnola e del Siviglia, crollato in campo nel 2007: gara contro il Getafe. Arresto cardiaco, poi il soccorso, ebbe il massaggio cardiaco e quindi tornò nello spogliatoio, poi un altro, fatale blocco cardiaco. Aveva displasia ventricolare destra, un'aritmia visibile solo ad esami approfonditi. Tragica ancora - nel 2003 - la fine di Marc Foè, 28enne del Camerun, stroncato da arresto cardiaco in campo. E ritorniamo all’Italia. Il primo choc più «mediatico» fu quello di Giuliano Taccola, attaccante della Roma colpito nel '69 da un infarto nello spogliatoio di Cagliari e morto nell’ambulanza che lo portava in ospedale. Fino ad allora era nota solo la tragedia di Ferraris IV, mediano campione del mondo morto in campo per infarto, ma a 43 anni durante un’amichevole. Nessuno ha cancellato dalla memoria il 30 ottobre 1977: Perugia-Juventus, il 24enne centrocampusta degli umbri Renato Curi crollò in campo dopo uno scatto. Passarono12 anni e a Bologna Lionello Manfredona della Roma si accasciò sull'erba. Soccorso immediato e salvataggio. «Gli sportivi professionisti sono monitorati, per Morosini è stato un triste destino - ha detto ieri a Sky Manfredonia - Nel mio caso c'era un'ambulanza nello stadio e ho avuto la fortuna di salvarmi, Morosini non ha avuto la stessa sorte. A me dissero che era stato infarto, ma non l'hanno confermato. Dopo sei mesi non ho più avuto l'idoneità a giocare e forse è stato meglio così». E Andrea Roberti del Forum nazionale giovani e portavoce della campagna «Non mi gioco il cuore» chiede «a Coni e Federazioni di dotare di un defibrillatore ogni struttura sportiva e al ministro della Salute e al presidente del Coni un tavolo di concertazione».
     
    Top
    .
  6. † Itachi-Sama †
     
    .

    User deleted


    mi dispiace, un ragazzo di 25 anni. beh, se doveva andare così, guardiamo il lato positivo, ha concluso la sua vita facendo cio per cui viveva..
     
    Top
    .
  7. XxAzraelxX
     
    .

    User deleted


    quest'anno nel mondo dello sport putroppo ci sono state diverse tragedie prima simoncelli ora Morosini sono delle disgrazie soprattutto a quest'età... :(
     
    Top
    .
  8. SinCara99
     
    .

    User deleted


    Povero ragazzo... Morto mentre inseguiva il suo sogno... :(
     
    Top
    .
7 replies since 14/4/2012, 20:06   44 views
  Share  
.